La natura diventa design, senza vincoli
In un mondo in cui il confine tra architettura, arte e botanica si fa sempre più sottile, le piante stabilizzate si rivelano un alleato prezioso per progettare spazi raffinati, emozionanti e sostenibili.
Non solo elementi decorativi: alberi, palme, bonsai e pareti vegetali diventano parte integrante del progetto d’interni, pensati con la stessa cura di arredi, luci e materiali.
Come nasce un progetto con flora stabilizzata
1. Ascolto e analisi dello spazio
Ogni progetto parte da un sopralluogo (fisico o digitale) per comprendere dimensioni, flussi, materiali e vocazione dello spazio. Non esistono limiti: la flora stabilizzata non richiede luce, acqua o temperatura specifica.
2. Definizione del concept
L’albero protagonista in una hall, una palma accanto a una vetrina, un bonsai su una console o una parete verde nel ristorante: si sceglie la presenza vegetale più adatta al linguaggio del luogo, integrando stile, palette colori e proporzioni.
3. Scelta delle essenze
Ogni pianta trasmette un’identità precisa. In base all’obiettivo (accoglienza, relax, eleganza, energia) si seleziona l’essenza più coerente.
4. Studio dei vasi e contenitori
I vasi non sono un accessorio. Possono essere materici, scultorei, discreti o d’impatto. Spesso realizzati su misura in ceramica, vetro, legno o metallo per dialogare con il contesto.
5. Allestimento e posizionamento
Ogni pianta stabilizzata viene trattata con cura artigianale. Il posizionamento è calibrato per garantire proporzione, armonia e funzionalità, evitando ingombri visivi e garantendo equilibrio con l’ambiente.
Linee guida per progettare con le piante stabilizzate
✔ Scegli pochi elementi, ma scenografici
Meglio un solo albero ben posizionato che molte piante sparse. Il verde stabilizzato è potente anche in piccole dosi.
✔ Gioca con le altezze
Mixare alberi alti, bonsai bassi e pareti verticali crea movimento e profondità.
✔ Coordina con la palette dell’ambiente
Dal verde salvia al grigio eucalipto, ogni pianta può essere scelta anche in base al colore dominante dello spazio.
✔ Valorizza gli angoli “difficili”
Zone morte o angoli ciechi diventano punti di interesse se animati da una composizione vegetale.
✔ Considera l’esperienza sensoriale
Non solo bellezza visiva: muschi e rami stabilizzati stimolano il tatto, trasmettono una sensazione di calma e connessione naturale.
Dove utilizzare la flora stabilizzata: ispirazioni
- Hotel e Resort: alberi monumentali nella hall, muschi decorativi nelle camere, bonsai nei corridoi.
- Spa e wellness: felci, palme e pareti vegetali per aumentare la sensazione di immersione naturale.
- Boutique e showroom: corner vegetali fotogenici e distintivi.
- Ristoranti: composizioni a centro sala o piccoli tocchi verdi su ogni tavolo.
- Residenze private: olivi e bonsai in zone living, pareti vegetali in zone di passaggio o stanze da bagno.
Vantaggi per architetti e interior designer
- Libertà progettuale totale
Nessun vincolo di esposizione, luce o impianti idrici. - Durata e affidabilità
Le piante restano perfette nel tempo, evitando costi di sostituzione o manutenzione. -
Impatto estetico controllato
Ogni dettaglio è curato artigianalmente, con pieno controllo sul risultato finale.
Arredare con piante stabilizzate significa superare la dicotomia tra natura e artificio. È una scelta estetica, funzionale e sostenibile. Una soluzione di design che parla di cura, equilibrio e sensibilità verso il tempo.